La rubrica di Going to Asia Gemme in quattro caratteri è dedicata ai chengyu ovvero il punto in cui lingua e cultura si fondono e ci conducono alla scoperta della millenaria civiltà cinese.
Per tutti coloro che studiano cinese al solo sentire la parola chengyu sentono un brivido lungo la schiena, alzano gli occhi al cielo, pensando “ma chi me lo ha fatto fare?!?”. Effettivamente questo pensiero è abbastanza ricorrente nel percorso di studio, perennemente in salita, di ogni studente. Quando si incontra un chengyu, però, questa considerazione si fa ancora più strada nella nostra mente. Passo dopo passo vorrei farvi accantonare questo pensiero per scoprire la meraviglia che queste gemme di quattro caratteri contengono.
L’autrice della Rubrica dei Chengyu – le gemme della lingua cinese.
Cari amici lettori,
vi do il benvenuto alla nuova rubrica di Going to Asia sui chengyu. Eccomi qua, mi chiamo Francesca e ho 26 anni. Mi sono laureata in Lingua e cultura cinese all’università Ca’ Foscari di Venezia dove ho passato i cinque anni più belli della mia vita. E non mi riferisco solo alle feste universitarie e alle serate con gli amici, che impossibile negarlo, hanno reso quegli anni un qualcosa di meraviglioso. In realtà oltre a ciò, ho scoperto un nuovo mondo. No no, non l’America, ma la Cina. E i cinesi.
Sono stata due volte nella Terra di Mezzo e credo che potrei scrivere un libro con un unico flusso di coscienza dalla prima pagina fino all’ultima, che James Joyce in confronto non è nulla, per descrivere le sensazioni e i momenti epici che ho vissuto. Ma non è questa la sede.
Io, il cinese e i chengyu: ma perché?
Vi sarete chiesti perché tra tutte le cose sulla lingua cinese che vi potrei raccontareho scelto proprio i chengyu. I chengyu sono stati per me come quel ragazzo che ti piace tanto ma non ti si fila nemmeno di striscio. Ci provi e ci riprovi ma niente, manca sempre qualcosa.
In altre parole ho iniziato ad appassionarmi ai chengyu perché non li capivo, mi sembravano inavvicinabili e incomprensibili. Ma a dire la verità, la mia epiphany si è verificata in un momento ben preciso della mia vita, ovvero durante un esame di traduzione dal cinese all’italiano senza vocabolario dove conoscevo tutti i caratteri tranne QUATTRO.
Ebbene sì, era un chengyu. Avrei potuto prendere 30, invece ho preso 25, perché per far tornare il senso della frase, che conteneva questi quattro caratteri cinesi ho combinato un macello. Da quel momento mi sono ripromessa una cosa: avrei dovuto studiarli tutti a memoria. Ecco, peccato che all’epoca ancora ignorassi l’inutilità di studiare i chengyu a memoria e soprattutto non ero a conoscenza di quanti in realtà fossero.
Torniamo sui nostri passi cari lettori. Diamo il via al nostro viaggio alla scoperta dei chengyu.
Cosa troverete nella rubrica “Rubrica dei Chengyu – le gemme della lingua cinese”?
Vi spiegherò cosa sono i chengyu e quanti sono. Pensate che siano domande semplici! Ah! Ho dedicato almeno un altro paio di articoli per rispondere a queste domande!
Ogni due settimane vi descriverò le meraviglie di queste gemme cinesi, dunque seguitemi!
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Ora che sapete come seguirmi, siamo pronti per iniziare il viaggio alla scoperta dei chengyu.
A presto,
F.
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