大器晚成
Cari lettori,
ben ritrovati e buon anno!
Dopo la pausa per le vacanze natalizie iniziamo il nuovo anno con un chengyu che prende origine da una delle opere filosofiche più antiche e che sicuramente ci darà un po’ di coraggio in più per affrontare le sfide del nuovo anno.
Partiamo quindi, come di consueto, dall’analisi dei singoli caratteri così da poterci aiutare nella comprensione.
大 dà: grande, grosso
器 qì: utensile, macchinario, arma
晚 wan: tardi, sera, notte
成 chéng: divenire, trasformarsi in
Come anticipavo all’inizio, la frase di questo chengyu prende origine da una pietra miliare della letteratura filosofica taoista, il Dao De Jing (道德经 c. VI secolo a.C), attribuito al grande maestro Laozi (老子 c. VI a.C.).
In un passo tratto dal libro della Via e della Virtù (traduzione in italiano del Dao De Jing) il Dao ovvero la Via ci viene descritto con le seguenti memorabili parole ed è proprio da questo estratto che deriva il chengyu in questione:
(…) Una grande forma squadrata che non ha bordi, un grande strumento che ha bisogno di molto tempo per essere completato (cfr. 大器晚成), un grande suono che raramente è sentito, una grande forma che non ha forma. Il Dao è celato e non ha forma.
Da queste parole del grande Laozi prende forma il nostro chengyu che sta ad indicare che, una grande mente matura lentamente, che un grande talento si manifesta nella maturità.
Spesso viene anche usato per indicare un progetto molto importante il quale ha bisogno di molto tempo per essere portato a termine, così come ci ricorda un nostro detto popolare, Roma non venne mica costruita in un giorno solo!
In forma metaforica a volte può anche indicare una bella persona la quale non ha avuto ancora la possibilità di esprimere appieno il suo talento e le sue capacità.
Con questo messaggio di speranza, di pazienza e di forza di volontà, che ci ha lasciato in eredità il grande maestro del taoismo, vi saluto e vi aspetto al prossimo articolo.
Un abbraccio,
F.